Il merito di questa sezione è tutto di mio padre Marco, che realizza a mano da oltre venti anni le chitarre con le quali suono.

Tutto ebbe inizio come una sfida il cui esito era tutt’altro che certo e infatti le prime chitarre furono presto utilizzate soltanto per studiare il comportamento dei legni e le migliori soluzioni di incatenatura. Parallelamente iniziò un lungo percorso di analisi sui principali modelli di chitarra da concerto realizzate dai più abili liutai di tutto il mondo e una costante ricerca nella bibliografia specialistica.

Dopo molti tentativi alcuni strumenti sembrarono rispondere alle speranze, ma una giovane chitarra ha molto tempo davanti a sé per raggiungere il proprio suono distintivo. Alcuni aspetti del carattere sono già presenti alla nascita e sono quelli che accendono l’entusiasmo oppure frenano ogni euforia ma non è raro che uno strumento che inizialmente ha un suono deludente, nel corso degli anni si trasformi in una piacevole sorpresa.

Sono quindi cresciuto circondato da chitarre e ho assistito alla loro creazione: dalla ricerca dei legni, alle prime sgrossature, all’incollaggio, alla verniciatura, mentre cresce l’attesa per il passo successivo. E’ un esercizio di pazienza, un modo per accettare lo scorrere il tempo grazie al quale avviene la creazione dello strumento. I momenti di passaggio nella costruzione dello strumento non sono però vuoti. Il profumo delle essenze riempie l’aria: ebano, palissandro, mogano, acero, cedro, abete. I trucioli raccolti per terra sono arabeschi preziosi per l’olfatto mentre nelle venature del legno si legge la vita dell’albero. Poi la colla di pesce, con il tipico odore pungente.

Su tutto il lavoro delle mani del babbo. Decisi colpi di pialla che temo infieriscano colpi mortali al nascente strumento ed invece lo portano velocemente alla giusta misura. E’ una scultura, un togliere dalla materia per arrivare alla forma desiderata, sempre al confine dell’errore.

Infine la verniciatura. Un dispiacere necessario per proteggere lo strumento. Il legno si copre ma il colore dell’essenza prende vita e rivela aspetti sorprendenti. Poi è ancora attesa. Il babbo leviga ogni parte. Inizia un nuovo strato di vernice. Passano le ore e i giorni. Il lavoro finisce. Arriva il momento di tendere le corde e suonare. La chitarra è nata, ma dobbiamo ancora attendere perchè il percorso è appena all’inizio.

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acero blu

 

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